Una delle cose che preferisco della montagna sono i suoi insegnamenti, ispirazioni che posso riportare nella vita. Innanzitutto ci insegna a viaggiare leggeri un lungo tragitto, se affrontato con un grande peso, diventa faticoso e non ti permette di apprezzare la bellezza che si manifesta davanti a noi. Proprio come nella vita …ci vuole leggerezza, essenzialità per vivere il quotidiano.
Avere una meta, avere chiaro dove vuoi andare ti permette di vivere la fatica, di non abbandonare, di superare i tuoi limiti.
La vetta si raggiunge un passo alla volta, il tragitto deve seguire la tua andatura, che significa “sentire” come dosare le tue forze.
Ci vuole costanza per non abbandonare: la montagna sviluppa forza interiore, tenacia. Raggiungere la vetta ti permette di sentire la felicità e sviluppare un senso positivo del se, accresce l’autostima, e non perché qualcuno ti dice Bravo! ma perché ce l’hai fatta! con le tue forze!
La vetta è anche bellezza dopo la fatica, senso pieno dell’esperienza vissuta.
Guardare il tragitto fatto, i lunghi percorsi compiuti ti fa sentire forte, ce l’hai fatta nonostante non lo avresti mai immaginato. Ti permette di sentire gratitudine.
La montagna insegna la flessibilità, a fronteggiare l’imprevisto, perché se qualche nube minacciosa compare all’improvviso, bisogna cambiare strada, rimodulare il percorso: accettando, senza opporsi.
E poi la montagna e il camminare ispira pensieri, evoca emozioni.
Non esiste domenica migliore di una escursione o un trekking in montagna.
Il tempo migliore che puoi offrire a tuo figlio è proprio in quota: sarà il cammino silenzioso a parlare per te e a insegnare la leggerezza, l’essenzialità, la forza, il coraggio, la soddisfazione, l’autodeterminazione, la tenacia, la flessibilità, la capacità di adattarsi alle situazioni e a fronteggiare i problemi…la felicità.